Superare le barriere culturali
La cooperativa sociale Pulcinella Lavoro, promossa dalla Comunità di Sant'Egidio, è un esempio di come le persone con disabilità possono essere un'importante risorsa nel mondo del lavoro, dimostrando che il successo economico di un’attività dipende anche dalla loro partecipazione attiva. È necessario superare le barriere culturali legate alla disabilità e riconoscere il valore di queste persone come lavoratori.
La nostra storia comincia nei primi anni ’70, quando nel quartiere di Trastevere a Roma alcuni giovani della Comunità di Sant’Egidio hanno incontrato altri giovani e adulti con disabilità.
È nata un’amicizia che si è fatta carico nel tempo delle loro difficoltà, dei loro sogni, delle loro domande di futuro.
Le persone con disabilità hanno rivelato in un rapporto personale e fedele capacità e risorse spesso misconosciute o nascoste.
Nel 1991 per rispondere alla domanda di lavoro di molti di loro nasce la cooperativa sociale Pulcinella Lavoro con l’obiettivo di formare e inserire al lavoro persone con disabilità nel campo della ristorazione. Questa iniziativa ha aperto la strada a molte altre esperienze simili in tutta Italia, dimostrando che le persone con disabilità possono essere lavoratori produttivi e rappresentano una risorsa per la società.
Perché "Pulcinella Lavoro"?
La nostra cooperativa “Pulcinella Lavoro” prende il nome dalla celebre figura della commedia dell’arte italiana, Pulcinella, un personaggio che rappresenta resilienza, spirito ingegnoso e la capacità di affrontare le avversità con un sorriso. Nel tempo, Pulcinella è diventato un simbolo di speranza e di inclusione, riflettendo la nostra missione di supportare l’inclusione lavorativa di persone con disabilità.
Handicap e lavoro: la Convenzione Onu e la legislazione italiana
Nella cultura occidentale, il lavoro è sempre stato associato alla dignità personale e alla costruzione della convivenza civile. La Costituzione Italiana sottolinea l’importanza del lavoro, definendo l’Italia come una “Repubblica democratica fondata sul lavoro”.
La Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, ratificata dall’Italia nel 2009, afferma il diritto delle persone con disabilità al lavoro su base di parità con gli altri. Questo comprende l’opportunità di scegliere un lavoro liberamente in un ambiente favorevole all’inclusione e all’accessibilità. La questione del lavoro è cruciale quando si parla di pari diritti, in quanto è strettamente legata ai diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione Italiana e alla promozione della dignità intrinseca delle persone con disabilità.
Il lavoro non è un privilegio ma un mezzo per sviluppare il potenziale e costruire un futuro, spesso chiamato “empowerment”. La dignità umana preesiste alla possibilità di lavorare, ma trovare un impiego riconosce il ruolo delle persone con disabilità nella società.
In un periodo di crisi economica, creare lavoro di qualità per le persone con disabilità non è un lusso ma un investimento nell’economia e nella società nel suo complesso.
Ogni persona con disabilità inserita nel mondo del lavoro rappresenta una risorsa anziché un costo per la società, contribuendo a ridurre la spesa sociale e sanitaria.